Hai vissuto un parto difficile che ha causato lesioni a te o al tuo bambino? Oppure sospetti di essere vittima di un errore medico? In questi casi si può parlare di malasanità e hai il diritto di chiedere un risarcimento danni. Il nostro ordinamento tutela i pazienti da condotte sanitarie negligenti, specialmente quando si tratta di eventi traumatici come quelli legati al parto. In questo articolo ti spieghiamo come funziona la procedura legale, quali sono i tempi, i documenti necessari e quando hai davvero diritto a essere risarcito.
Cosa sono i danni da parto
I danni da parto sono lesioni fisiche o neurologiche che possono colpire il neonato o, in alcuni casi, anche la madre, durante le fasi del travaglio o al momento della nascita. Si tratta spesso di eventi drammatici che possono comportare conseguenze gravi e permanenti, come danni cerebrali, paralisi, ritardi nello sviluppo o, nei casi più estremi, la morte del feto o del neonato.
Tra le cause principali troviamo traumi meccanici, un uso scorretto di strumenti come forcipe o ventosa, oppure un’insufficiente ossigenazione del feto – condizione nota come ipossia perinatale o asfissia neonatale.
Un fenomeno raro ma con conseguenze importanti
Nel nostro Paese, i danni da parto sono in calo, ma quando si verificano hanno spesso un forte impatto. Secondo il rapporto MedMal di Marsh, questi eventi rappresentano solo il 3,4% dei casi di malpractice medica, ma assorbono il 13% dei costi complessivi di risarcimento, proprio perché i danni denunciati sono molto gravi.
Le cause principali dei danni da parto
Ipossia e asfissia perinatale
Una delle cause più frequenti è la mancanza di ossigeno al nascituro. L’ipossia fetale può verificarsi per motivi diversi: complicanze placentari, problemi del cordone ombelicale o malattie della madre non riconosciute. Se prolungata, può portare a encefalopatia ipossico-ischemica (EII) e paralisi cerebrale.
Anche l’asfissia perinatale, che può insorgere prima, durante o subito dopo il parto, rappresenta un’emergenza medica. In questi casi il neonato necessita di rianimazione immediata.
Traumi meccanici e uso scorretto di strumenti
Parti difficili, come nel caso di macrosomia fetale (feto molto grande), parto podalico o distocia della spalla, aumentano il rischio di lesioni traumatiche. Anche l’uso non corretto di strumenti ostetrici (come il forcipe) può provocare danni neurologici, fratture o ematomi.
I danni da parto più comuni
1. Danni neurologici
2. Emorragie e lesioni cerebrali
3. Fratture ossee
4. Lesioni dei tessuti molli
Quando si può parlare di responsabilità medica
Non tutti i danni da parto sono riconducibili a una colpa medica. Tuttavia, è possibile parlare di responsabilità sanitaria quando:
In questi casi, è possibile richiedere un risarcimento per danni patrimoniali (cure, assistenza) e non patrimoniali (sofferenza, qualità della vita compromessa).
Richiesta di risarcimento per danno da parto
Come abbiamo visto, i danni da parto possono avere origine da complicazioni naturali, ma in alcuni casi derivano da errori medici o da una gestione inadeguata del travaglio e del parto. Quando il danno è causato da una condotta negligente, imprudente o imperita da parte del personale sanitario, ci troviamo in presenza di un danno iatrogeno, che rientra nell’ambito della responsabilità sanitaria.
In questi casi, la famiglia ha diritto ad agire legalmente per ottenere un risarcimento per i danni subiti sia dal neonato che dai congiunti.
Il risarcimento del danno non patrimoniale al neonato
Il danno non patrimoniale al neonato comprende tutte le conseguenze psicofisiche e morali che il bambino subirà nel corso della sua vita a causa dell’evento dannoso.
▸ Danno biologico
È la lesione dell’integrità psicofisica del neonato. Nei casi di danno da parto, si tratta spesso di danni gravi e permanenti, come:
▸ Danno morale
È la sofferenza interiore che il bambino dovrà affrontare nel vivere con queste lesioni, sin dalla nascita. Questo danno, anche se non visibile, è riconosciuto e risarcibile dalla legge.
Il risarcimento del danno patrimoniale al neonato
Il danno patrimoniale riguarda tutte le spese sanitarie, assistenziali e future perdite economiche legate alle condizioni cliniche del neonato.
Tra le voci risarcibili troviamo:
Se il bambino, a causa delle lesioni, non potrà lavorare in futuro, si aggiunge il danno da lucro cessante, ovvero la perdita del reddito che avrebbe potuto percepire se non fosse stato leso.
Il risarcimento spettante ai genitori e familiari
Anche i genitori e gli altri familiari stretti hanno diritto a essere risarciti, perché il danno da parto non colpisce solo il neonato, ma ha ripercussioni sull’intero nucleo familiare.
▸ Danno non patrimoniale
È legato alla lesione del rapporto parentale, ovvero alla perdita della possibilità di costruire e vivere un normale legame affettivo con il proprio figlio, a causa delle sue condizioni. La giurisprudenza riconosce questo diritto anche ai fratelli e ai nonni, in alcuni casi.
▸ Danno patrimoniale
Include tutte le spese sostenute dalla famiglia:
In situazioni più gravi, i genitori possono sviluppare patologie psicologiche o psichiatriche (ansia, depressione, disturbi da stress post-traumatico), che vengono risarcite come danno biologico secondario.
Cosa fare in caso di danni da parto
Chi sospetta di aver subito un danno da parto dovrebbe:
Lo Studio Legale Fabrizi assiste le famiglie colpite da eventi di malasanità legati al parto, offrendo consulenze e supporto legale per ottenere il giusto risarcimento.
Lo Studio Legale Fabrizi: al tuo fianco per ottenere giustizia
Hai subito danni da parto e vuoi sapere come chiedere un risarcimento? Lo Studio Legale Fabrizi è specializzato in casi di malasanità e responsabilità medica. Offriamo assistenza legale completa alle famiglie che hanno vissuto esperienze traumatiche durante il parto, con l’obiettivo di ottenere un equo risarcimento per i danni subiti. Dalla raccolta della documentazione medica alla consulenza con specialisti medico-legali, ti guidiamo passo dopo passo con competenza e sensibilità. Ogni caso viene valutato con attenzione, perché dietro ogni pratica c’è una storia che merita ascolto, tutela e giustizia.
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